Spingitori di No Tav

Mi pare che si moltiplichi sempre più il numero di quanti, anche se magari in pochi, si appropriano della definizione “Movimento No Tav”.
“Etinomia, l’associazione di imprenditori valsusini nata poco meno di due anni fa all’interno del movimento No Tav e che oggi conta più di 200 iscritti”  giusto per far notare che la matematica continua a non essere un’opinione.
“dal ruolo della finanza e del capitale agli incubatori di nuove tecnologie”  che son sempre gli stessi e anche peggio.
In pratica, sembra che con iniziative del genere si stia già invitando la Forza dell’ordine a preparare gas e manganelli per Roma, sulla stessa strada già indicata da Grillo come programma elettorale: “Se noi non ci presentassimo alle elezioni la gente scenderebbe in strada con i forconi”. Come a dire, vi facciamo da scudo noi, ci pensiamo noi a dividere i buoni dai cattivi.
In una situation commedy a questo punto partirebbero le risate registrate. Nella realtà odierna, non mi pare proprio il caso.

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“Gli Stati Generali del Lavoro <http://www.ilcambiamento.it/crisi/alternative_movimento_val_susa_stati_generali_lavoro.html> organizzati da Etinomia e dal Movimento No Tav non hanno niente a che fare con la manifestazione prevista a Roma per il 19 ottobre e che, da come viene descritta, potrebbe essere una mobilitazione di piazza, anche con scontri violenti”, chiariscono gli organizzatori. Alle barricate c’è chi preferisce le tavole rotonde. Di scena in Val di Susa, il prossimo week end, sarà quindi l’anima più moderata, riflessiva e politica, “in senso letterale”, del movimento che da 23 anni si oppone alla realizzazione della tratta ad alta velocità Torino-Lione.

Non un allenamento in vista della “sollevazione generale” preannunciata per metà ottobre nella Capitale. Quello che si svolgerà nel piccolo Comune di Vaie, in provincia di Torino, da venerdì 27 a domenica 29 settembre sarà un appuntamento dedicato al confronto “serrato, ma pacifico” sulle tematiche del lavoro e dello sviluppo economico. Una prima assoluta, in ambito No Tav.

L’obiettivo auspicato è arrivare ad avere una piattaforma di proposte concrete sul tema dell’occupazione: “Vorremmo che fossero gli spunti per lavorare a una o più proposte di legge sul lavoro”, dice Daniele Forte, presidente di Etinomia, l’associazione di imprenditori valsusini nata poco meno di due anni fa all’interno del movimento No Tav e che oggi conta più di 200 iscritti. E aggiunge: “la proposta di legge ci sembra la strada più semplice da percorrere, ma vorremmo anche che in questi giorni si tirassero fuori linee pratiche vere e proprie da seguire: buone prassi, accordi di intesa con e tra Comuni, coordinamenti e patti tra imprenditori”.

A Vaie sono attesi anche i parlamentari piemontesi del Movimento 5 Stelle Laura Castelli, Marco Scibona, Alberto Airola e Ivan Della Valle, e, ancora in forse, il deputato di Sel ed ex sindacalista della Fiom Giorgio Airaudo. Otto gli incontri tematici che gravitano attorno al tema centrale della tre giorni e che spaziano dal settore della salute al commercio, dal ruolo della finanza e del capitale agli incubatori di nuove tecnologie. “Vogliamo cercare di individuare, sulla base di esperienze e progetti che già sono stati realizzati in Italia, modalità concrete per rispondere all’emergenza occupazionale”, spiega Eleonora Ponte, del Movimento No Tav, “Misure alternative a quelle che i governi periodicamente propongono e che si collocano nel solco di un vecchio modo di concepire il lavoro, la crisi e il sistema generale di sviluppo che stiamo vivendo”.

Ma perché chiamarli stati generali? È un appuntamento che parla della vena politica del Movimento? “Stati generali perché si è cercato di affrontare l’argomento lavoro un po’ da tutti i punti di vista. Non andrei oltre”, dice l’attivista, “Quando si parla di una grande opera in generale, e della nostra in particolare, si scende inevitabilmente su un versante politico, perché si parla del modo di amministrare la cosa pubblica. Si tratta di politica per forza, volenti o nolenti. Il lavoro è di nuovo un altro argomento con una forte accezione politica. Le amministrazioni a tutti i livelli hanno una enorme responsabilità e anche enormi possibilità di azione in questo campo”.

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